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vado a vivere da mio padre,quarta parte


di feltrone
19.12.2020    |    861    |    0 9.4
"Era domenica , avevamo chiavato tutta la mattina, mio padre era provato e si era addormentato, io per fargli piacere mi misi ai fornelli per preparare un..."
Era domenica ,avevamo chiavato tutta la mattina,mio padre era provato e si era addormentato,io per fargli piacere mi misi ai fornelli per preparare un piatto di spaghetti,sono abbastanza bravo in cucina,indossavo solo il grembiule e avevo appena fatto un buon sugo con il tonno quando sulla porta apparve lui
- cosa stai facendo Giacomo? -
- preparo la pasta,lo sai che ci so fare - mi guardò,il mio culo sbucava dal grembiule,visto che ero nudo,si avvicinò e si appoggiò da dietro
- se fai così non resisto - disse,il suo cazzo duro premeva nel solco delle mie chiappe
- ne abbiamo fatte tre,credevo non ce la facessi più - risposi ghignando
- ehi ragazzo,ne posso fare altrettante,mi arrapi così -
- e allora cosa aspetti,scopami -
- sei peggio di una ragazzina vogliosa -
- l'hai mai fatto così con mia madre? -
- si,prima che tu nascessi -
- prendi anche me,inculami - mi prese per i fianchi e mi penetrò ,in piedi ,rimasi senza fiato,era uno stallone vero ,nessuno mi aveva fatto provare quelle sensazioni,mi baciava il collo,e spingeva il cazzo in profondità,poi mi afferrò il cazzo
- ti è venuto duro - fece
- mi eccita essere preso da te,mi sconvolgi la mente -
- entrare nel tuo culo è come entrare nel burro- contrassi l'ano per farlo godere al massimo,se ne accorse
- così mi fai morire,non mi era mai capitato -
- hai visto come sono bravo,io voglio solo il tuo piacere - uscì dal buco e si chinò per leccarlo
- è larghissimo ,sembra una caverna -
- somiglia sempre più ad una fica ,vero? -
- è la tua fica amore mio ,sei nato per fare questo - leccava avidamente ed io quasi sentivo le gambe cedere,entrava con la lingua dandomi quasi la sensazione della penetrazione,si alzò e rientrò in me,mi titillava i capezzoli,era troppo anche per me,chiusi gli occhi godendomi questo momento
- alla cuoca piace il cazzo,mi pare - disse
- tantissimo,lo sento tutto dentro di me - pompava come un ossesso,le sue palle rimbalzavano,ed io ebbi un orgasmo violento che mi raggiunse il petto,facendomi poi sborrare sulla cucina,lui rise
- sei venuto porcellino -
- tu mi fai avere degli orgasmi pazzeschi - uscì dal mio culo,mi girò e spinse le mie spalle in basso,voleva venirmi in bocca,si masturbò per qualche minuto ,poi gridò, i suoi schizzi mi colpirono in viso,lordandomi gli occhi e le labbra,misi tutto in bocca,ingoiando e leccandomi le labbra
- Ne hai fatta tantissima,nonostante sia la quarta volta che sborri stamani -
- le mie palle sono allenate a produrla - e sorrise
- pensavo che è lo stesso seme che mi ha generato ,è singolare vero? -
- è da li che vieni,per questo ti piace così tanto - gli leccai il cazzo,ripulendolo bene,poi ripresi le mie faccende e buttai la pasta
- tra poco si mangia amore mio -
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